30 novembre, 2006
Grazie Luciano!
24 novembre, 2006
Lucca Tales: Epilogo
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21 novembre, 2006
Lucca Tales: Giorno 5
domenica 5 novembre, il commiato.
"Un giorno diedi un passaggio con la mia auto alla mia amica Eva. Giunti sotto casa sua accostai e mi fermai ed ella, dopo aver salutato, scese dalla macchina.
Quasi contemporaneamente un'altra macchina passò a velocità sostenuta su una pozza d'acqua stagnante che stava sull'asfalto affianco alla mia auto, dal lato della guida.
Fui investito da un getto d'acqua nerastra e puzzolente che, entrando dal mio finestrino aperto, invase l'abitacolo. La sorpresa fu tale che ebbi appena il tempo di imprecare con un canonico: "Puttanaeva!", a gran voce. Immaginatevi la faccia della mia amica Eva che, non essendosi resa conto del piccolo incidente occorsomi, credette di essere la destinataria (incolpevole) di cotanto epiteto. Risultato: Figura di Merda a livello siderale con tanto di nomination al World Champions Figure of Shit ."
E' con questo racconto che ho vinto la gara a "chi l'ha fatta più grossa", tenutasi la notte precedente fuori dal locale della Comic Fest. Quella mattina, mentre facevo colazione, nella mia mente riecheggiavano ancora le risate degli altri concorrenti che ratificavano il mio primato; o forse si trattava solo del mio mal di gola che, nonostante le pastiglie effervescenti e le caramelle balsamiche, continuava il suo decorso.
Ma, bando alle ciance. Smoky man è pronto, profumato come un mughetto e in men che non si dica siamo già in vista dell'obiettivo pronti a consumare anche questo ultimo giorno, il quinto della nostra trasferta lucchese.
E' tempo dei saluti e degli acquisti dell'ultim'ora. La mia pazienza e la mia sagacia tattica hanno dato i loro frutti e così, pubblicazioni come l'agoniata "The Art of Alex Ross" ed altre, hanno visto il fondo del mio zainetto grazie agli sconti da ultimo giorno, che hanno raggiunto perfino il venti per cento. Anche se il dubbio che probabilmente il loro prezzo nei giorni precedenti fosse già gravato del venti per cento in più, mi pervade. Mah!
Intorno alle 14,00, siamo alla presentazione della rivista Mono, della Tunuè. I creatori della rivista Marco Rizzo e Sergio Algozzino tengono banco, assieme all'editore Emanuele di Giorgi. Il pubblico è composto prevalentemente da aficionados, ma come si dice? "Meno siamo e meglio stiamo".
Al mio ritorno al padiglione, nonostante il grande afflusso di visitatori che ha raggiunto il suo apice, mi è possibile salutare tutti coloro i quali riesco a raggiungere durante il mio giro per gli stands e alle 16,00 sono puntuale al mio posto nello stand Tunuè, per dedicare le copie di Mono ai gentili acquirenti della rivista.
Ancora saluti e promesse varie di beccarci alla prossima convention e piano piano arriviamo all'ora di chiusura. I più sono impegnati nella dismissione dei loro stands e tra un commiato e l'altro, con smoky ci ritroviamo allo stand della Coconino Press dove con Igort, assistiamo all'esibizione di un affamato Gipi che si tuffa su i resti di un non meglio identificato tortino (dall'aspetto per nulla invitante), passato a filo di forchetta.
Ormai ci siamo e i riflettori si spengono su questa Lucca Comics and Games 2006. Non c'è che dire: la sensazione è quella essere stati testimoni di una bella edizione, seppur non priva di piccole pecche sicuramente limabili in futuro, dati i presupposti.
Con smoky raggiungiamo il buon Daniele Tomasi, il quale è alle prese con l'imballaggio dei suoi albi, pronti per essere caricati sulla sua auto. Inutile dire che la voce "Andiamo a recuperare la mia macchina, ma dove cacchio l'avrò parcheggiata?", meriterebbe un capitolo a parte. Troppe volte sono tornato sull'argomento nel corso di questo mio racconto. Lascio alla vostra immaginazione, di credere quali possono essere stati i turpi risvolti.
Un capitolo a parte meriterebbe anche Daniele Tomasi, instancabile automa che ha disegnato per tutte le giornate della rassegna, donando i suoi lavori ai visitatori del suo stand, rendendosi anche disponibile a vendere il mio albo "Nico Santaclauso e altre storie". Con lui avevamo dei piccoli progetti che poi, a causa degli eventi, non abbiamo potuto realizzare. Ma sono sicuro che il futuro riserverà qualche piacevole novità.
Ed è proprio di queste novità che ho parlato con smoky e Daniele durante e dopo la cena, in un clima molto meno caotico che ha caratterizzato i pasti dei giorni precedenti. Nello stesso ristorante nel quale il giorno prima, mentre entravo con Fabrizio Lo Bianco e Bruno Enna, inciampai in un gradino infingardo, passando a volo radente davanti alla porta delle cucine e rovinando sul povero Fabrizio che mi precedeva, il quale ha dovuto sopportare la forza d'urto del sottoscritto, che non è roba da poco.
Lunga passeggiata per la città vecchia, sotto le stelle, stavolta sobri nonostante la sterilità della nostra discussione che forse si è protratta più del dovuto, ma non per questo meno piacevole. Per favore, non chiedetemi di trarre conclusioni su quanto ci siamo detti, perchè questo rimane un'iperscrutabile mistero, anche per me.
Quella notte in albergo, cerco di ignorare i sintomi nel tentativo di autoconvincermi che l'influenza è ben lungi dal colpirmi. Ma anche se dovesse arrivare, in fondo credo che sia il giusto prezzo da pagare, per tutta l'arietta fresca che ho preso in queste belle giornate lucchesi. Sopravviverò.
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15 novembre, 2006
Lucca Tales: Giorno 4
- Galleria fotografica (che poi, è sempre la stessa)
12 novembre, 2006
Lucca Tales: Giorno 3
Nel pomeriggio, dopo un corroborante spuntino, mi lancio in un timido tentativo di visita al Museo del Fumetto di Lucca. Cerco di tenere il passo di smoky che mi precede, ma temporeggio all'ingresso per fare qualche scatto fotografico e il bionico, con un colpo di reni alla Dorando Petri allunga aumentando il vantaggio. Sono solo, non ho nemmeno capito se smoky sia entrato o meno, il panico mi pervade, voglio la mamma. Vorrei chiedere al personale se sarebbe possibile fare l'annucio: "Il piccolo Olivieri, attende smoky man al banco informazioni", ma poi desisto. Al mio ritorno al padiglione 2, incontro Mirko Benotto con Antonio Vincenti. Decidiamo di andare a farci una coca cola al bar (parola d'ordine che significa: "Ho la vescica piena come un'otre e se non piscio entro tre minuti, rischio una rara forma di nefrite."). Su consiglio del Benotto, opto per il bagno del bar preferendolo ai bagni chimici posti ai bordi della piazza. Dopo questa truce esperienza, credo che urinerò solo ed esclusivamente nei bagni chimici e che toglierò il saluto al Benotto. Mi congedo da loro con il canonico saluto "Ci vediamo questa sera, alla cena?", tutt'e tre annuiamo col capo. Non ci vedremo mai più. Nel tardo pomeriggio, arrivano le prime notizie in merito alla posizione geografica di Fabrizio Lo Bianco che a bordo della sua Peugeot color sceneggiatore (che ad un più attento esame, è risultata essere una Citroen) procede a tappe forzate da Milano alla volta dell'agriturismo nel quale dovrà alloggiare. I bollettini, con l'incedere della sera, inducono al pessimismo in merito alla sua presenza alla cena Tunuè. Il buon Fab, infatti, quella sera non sarà dei nostri ed egli il giorno dopo ci racconterà di una strana storia di lupi mannari e di boschi inviolabili, guardato con compassione da tutti noi. Il pomeriggio si conclude con la mia performance allo stand Tunuè, dove cerco di deliziare gli acquirenti della rivista Mono con un mio disegno con dedica. Li avrò davvero deliziati? Mah! Ma il grande momento è arrivato! Sono le 19,00 e tutti ci ritroviamo al punto convenuto per andare alla famosa "cena Tunuè". Siamo circa trenta, ci divertiamo molto e dopo cena lo zoccolo duro di noialtri decide di proseguire la serata in un osteria della città vecchia, dove fino alle due di notte scorrono a fiumi rum e porto, accompagnato da porzioni di cioccolato. Spunta perfino una fonduta di cioccolato. Io, che non bevo nemmeno durante i pasti e che mi sono ripromesso di limare qualche chilo, faccio appello a tutta la mia autostima. Ma poi, vaffanculo all'autostima; mangio e bevo a volontà. Le vecchie mura ci avvolgono nel freddo della notte mentre io e smoky, vestiti con abiti in tela leggera, semicongelati e ridanciani, cerchiamo di arrivare alla macchina parcheggiata chissà dove, in un punto qualsiasi di una ridente cittadina toscana, in mezzo all'Italia, nell'Europa meridionale, pianeta terra... universo conosciuto... Help! Ma domani, è un'altro giorno, il quarto. Forse.
11 novembre, 2006
Lucca Tales: Giorno 2
Arriviamo a Livorno all'alba. Sbarchiamo e ci mettiamo subito alla ricerca dello svincolo stradale che ci condurrà in men che non si dica alla volta dell'agoniata Lucca. Entusiasmo a mille.
Il nostro proverbiale senso dell'orientamento e la consueta dose di buona sorte che ci accompagna, ci fanno sbagliare percorso per ben sette volte rendendoci idrofobi ed inclini ad un linguaggio che ci farebbe squalificare a vita da tutti i reality show del regno. Comunque, anche se con un ritardo immane di circa tre ore riusciamo a trovare l'albergo che si trova a circa 25 chilometri da Lucca, in località Bagni di Lucca. Almeno in questo possiamo considerarci fortunati, perchè la bellezza del luogo e il dignitosissimo aspetto dell'albergo ci rendono subito il sorriso.
Senza por tempo in mezzo, dopo aver preso possesso della nostra stanza, ci dirigiamo finalmente verso la città già pregustando la full immersion fumettistica che ci attende.
Non senza difficoltà. Infatti dopo aver parcheggiato l'auto al parcheggio custodito messo a disposizione dall'organizzazione ci affidiamo al bus navetta che ci conduce a destinazione, ed è li che mi accorgo di aver dimenticato in macchina una serie di oggetti personali importanti che mi obbligano a riprendere il bus e fare ritorno al parcheggio e ricominciare daccapo. Beata imbecillità.
Finalmente faccio ritorno all'ingresso, riesco a ritirare il mio accredito e ad addentrarmi nel centro storico per immergermi nella kermesse del festival. Colpo d'occhio molto positivo: la città dentro le mura e bella e i vari gatzebo che contengono gli stands sono presi d'assalto dai visitatori. Rinuncio a cercare smoky man che nel frattempo, armato di una intonsa moleskine si è dileguato tra la folla alla ricerca di autori disposti a riempirgliela di disegni di pirati (tema di questa edizione della manifestazione) - taluni sostengono di averlo visto apparire contemporanamente in più punti della città, resuscitando i morti e trasformando l'acqua in vino. Ma io non ci credo e inizio la mia personale perlustrazione nella quale incontro vecchie facce tra le quali quelle di Antonio Vincenti e dei suoi bellissimi acquarelli e del grande Giovanni Di Gregorio autore del comic book "Brancaccio" disegnato da Claudio Stassi, e ne conosco di nuove appartenenti soprattutto ai vari bloggers sparsi per il web.
Faccio base allo stand DTE di Daniele Tomasi condiviso assieme ai ragazzi di Comicus e Alessandro Bottero e approfitto per fare qualche disegno a chi compra il mio albetto "Nico Santaclauso e altre Storie".
La giornata va avanti senza ulteriori scossoni, tra una presentazione e l'altra e i vari incontri con gli autori previsti dal programma, ogni tanto alternati dalle sporadiche apparizioni di smoky nelle quali riesce persino a presentarmi alcune delle sue innumerevoli conoscenze. La mia mente labile riesce a farmi dimenticare immediatamente i nomi di gran parte delle persone conosciute. Ah... l'età incombe.
E' impossibile partecipare a tutti gli eventi nonostante il tentativo, e devo accontentarmi di ciò che riesco a fare, ma va bene lo stesso e la giornata fila via liscia.
Alle 19,00 si chiude quindi si definiscono gli accordi per il proseguo della serata. Decidiamo di aggregarci al gruppo variegato di fumettari con prevalente rappresentanza siciliana non prima di scoprire che il bus navetta che dovrebbe riportarci al parcheggio, ahinoi, non passa più e quindi dobbiamo arrabattarci in mille modi per riuscire a recuperare l'auto ed andare a cena. La compagnia è degna di questo nome, il cibo non è male, si tira tardi per un pò e poi, a nanna.
Domani è un'altro giorno e ci aspetta la terza puntata di questa avventura!
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09 novembre, 2006
Lucca Tales: Giorno 1
Naturalmente il sottoscritto, alla guida della mia Honda Jazz, si palesa all'appuntamento con circa un'ora di ritardo adducendo motivazioni surreali, alle quali smoky man finge di credere, rischiando così di compromettere l'esito della missione. Comunque si parte.
Dopo circa 10 minuti a velocità di crociera spengo l'autoradio e accendo smoky man che parla ininterrottamente per circa 100 chilometri. Forse è per questo che io, in piena trance, con l'orecchio destro cauterizzato sbaglio strada allungando il percorso di circa 20 minuti rischiando di nuovo di compromettere l'esito della missione. Comunque anche se in "zona Cesarini", grazie ad una media oraria da indurre Alonso al ritiro prematuro dall'attività, arriviamo al porto di Olbia e la nave molla gli ormeggi, con noi a bordo!
Segue lauta cenetta alla tavola calda del traghetto, visione della partita di Champions League Milan - Anderlecht 4-1 su grande schermo piatto e sonnellino in cabina super sciccosa con tanto di moquettes, servizi in cabina, oblò gigante e personale cortese, il tutto a prezzi super. Da questa descrizione, gli abituali viaggiatori sardi avranno già capito che non mi riferisco ad una ben nota compagnia di navigazione nazionale. Tutto questo, ci rimette in armonia con l'universo circostante e siamo pronti ad affrontare l'imminente giorno 2 del nostro viaggio con molta fiducia nei confronti del creato.
Lucca tales: Prologo
Questa piccola premessa, per mettere in evidenza il fatto che dovrete accontentarvi di quanto la mia memoria biologica (senza offesa per le memorie biologiche serie) e la suddetta memoria virtuale (Dio maledica la mia macchina fotografica che ha bruciato gran parte delle foto scattate), riusciranno a darvi in questi post che seguiranno e che sono un resoconto a puntate della trasferta mia e di smoky man, in quel di Lucca Comics and Games 2006.
Come anticipo potrete prendere visione della galleria fotografica (o di quello che ne rimane), prodotta dal sottoscritto (e dalla sua macchina fotografica del piffero!).