Lucca, ore 2,30 di notte.
Cosa ci fanno due imbecilli alticci a girovagare per le vie deserte della città, sopra e sotto le mura, fuori e dentro le porte, senza una meta apparente, stilando una classifica di merito sui fondoschiena delle ragazze dei loro amici? Per capirlo, bisognerebbe fare un passo indietro fino alla mattina dello stesso giorno, allorquando il sottoscritto e l'immarcescibile smoky man, ci preparavamo impavidi ad affrontare le insidie del terzo giorno della nostra trasferta lucchese.
Lasciamo l'albergo di buon'ora - circa le 10,30 del mattino, alla faccia della buon'ora - dopo la solita generosa colazione (compresa nel prezzo della camera), accompagnati da un lontano suono tipo verso di pinguini festanti per l'improvviso calo di temperatura in dispregio al mio guardaroba primaverile.
Solita pantomima in fase "approccio città" con relativi numerosi sbagli di percorso e conseguente difficoltà in "fase parcheggio auto". Solito turpiloquio e finalmente, via! Siamo di nuovo immersi nel clima fumettoso della manifestazione. Repentino saluto ai visi conosciuti e giro ricognitivo per gli stands a scopo prima valutazione acquisti. Mi intriga particolarmente il volume "The Art of Alex Ross" presso lo stand Play Press prezzo 30 euro, ma oggi mi sento in modalità taccagna e decido quindi di temporeggiare, confidando in uno sconto da ultimo giorno di fiera o il ripristino della mia solita modalità chi vuol esser lieto sia.
Una capatina allo stand Tunuè per confermare la mia presenza per le ore 17,00, per dedicare le copie della rivista Mono nella quale io e Fabrizio Lo Bianco abbiamo dato il nostro contributo, dove conosco i titolari Emanuele Di Giorgi, Massimiliano Clemente e la simpaticissima Concetta, rivedo con piacere Marco Rizzo e Sergio Algozzino e poi raggiungo smoky allo stand della Coconino Press dove saluto Igort, stringo mani un pò a caso tra le quali quelle di Gipi e Marco Corona (gran personaggio). Insomma, la kermesse impazza ed io ci sguazzo una cifra (ma, come cacchio sto parlando? Boh!).
La frase di commiato con tutte le persone sopra elencate, era: "Ci vediamo questa sera, alla cena?". Io, ingenuo come chi fa il bagno con un Rolex subacqueo comprato dai cinesi, annuivo in continuazione prima capire che si trattava di una ventina di cene diverse, organizzate dai vari gruppi e non della cena della Tunuè prevista per quella sera stessa, della quale facevo parte.
Nel pomeriggio, dopo un corroborante spuntino, mi lancio in un timido tentativo di visita al Museo del Fumetto di Lucca. Cerco di tenere il passo di smoky che mi precede, ma temporeggio all'ingresso per fare qualche scatto fotografico e il bionico, con un colpo di reni alla Dorando Petri allunga aumentando il vantaggio. Sono solo, non ho nemmeno capito se smoky sia entrato o meno, il panico mi pervade, voglio la mamma. Vorrei chiedere al personale se sarebbe possibile fare l'annucio: "Il piccolo Olivieri, attende smoky man al banco informazioni", ma poi desisto. Al mio ritorno al padiglione 2, incontro Mirko Benotto con Antonio Vincenti. Decidiamo di andare a farci una coca cola al bar (parola d'ordine che significa: "Ho la vescica piena come un'otre e se non piscio entro tre minuti, rischio una rara forma di nefrite."). Su consiglio del Benotto, opto per il bagno del bar preferendolo ai bagni chimici posti ai bordi della piazza. Dopo questa truce esperienza, credo che urinerò solo ed esclusivamente nei bagni chimici e che toglierò il saluto al Benotto. Mi congedo da loro con il canonico saluto "Ci vediamo questa sera, alla cena?", tutt'e tre annuiamo col capo. Non ci vedremo mai più. Nel tardo pomeriggio, arrivano le prime notizie in merito alla posizione geografica di Fabrizio Lo Bianco che a bordo della sua Peugeot color sceneggiatore (che ad un più attento esame, è risultata essere una Citroen) procede a tappe forzate da Milano alla volta dell'agriturismo nel quale dovrà alloggiare. I bollettini, con l'incedere della sera, inducono al pessimismo in merito alla sua presenza alla cena Tunuè. Il buon Fab, infatti, quella sera non sarà dei nostri ed egli il giorno dopo ci racconterà di una strana storia di lupi mannari e di boschi inviolabili, guardato con compassione da tutti noi. Il pomeriggio si conclude con la mia performance allo stand Tunuè, dove cerco di deliziare gli acquirenti della rivista Mono con un mio disegno con dedica. Li avrò davvero deliziati? Mah! Ma il grande momento è arrivato! Sono le 19,00 e tutti ci ritroviamo al punto convenuto per andare alla famosa "cena Tunuè". Siamo circa trenta, ci divertiamo molto e dopo cena lo zoccolo duro di noialtri decide di proseguire la serata in un osteria della città vecchia, dove fino alle due di notte scorrono a fiumi rum e porto, accompagnato da porzioni di cioccolato. Spunta perfino una fonduta di cioccolato. Io, che non bevo nemmeno durante i pasti e che mi sono ripromesso di limare qualche chilo, faccio appello a tutta la mia autostima. Ma poi, vaffanculo all'autostima; mangio e bevo a volontà. Le vecchie mura ci avvolgono nel freddo della notte mentre io e smoky, vestiti con abiti in tela leggera, semicongelati e ridanciani, cerchiamo di arrivare alla macchina parcheggiata chissà dove, in un punto qualsiasi di una ridente cittadina toscana, in mezzo all'Italia, nell'Europa meridionale, pianeta terra... universo conosciuto... Help! Ma domani, è un'altro giorno, il quarto. Forse.
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13 commenti:
E' una "Citroen" (color sceneggiatore), approssimativo che non sei altro!!!
@Fabrizio> Ops, piccola svista! Come ben sai, in questi caso la colpa è del tipografo. ;-)
Comunque, provvedo subito alla bisogna!
:-)))
sei un piscio ;) a sto punto il mio resoconto (avrei voluto scriverlo ieri ma mi è piombato a casa un amico alle 23 e tra chiacchiera e controchiacchiera se ne è amdato alle 2!!!) neppure lo scrivo, mi sa ;)
abbraccio fumoso, mio caro Bru'
sm
@smoky man> Ah, ah... tu che hai vissuto in parallelo con me l'esperienza, aldilà della spettacolarizzazione, potrai confermare passo passo tutto quanto. :-)))
Al limite linka le vari puntate sul tuo blog, così ti risparmi la fatica!
Hoy Bruno!!
Guarda che io di cessi me ne intendo!!!
Credimi sulla parola ;)
mad mirko
@Mirko> Quando ci incontreremo alla prossima fiera, se avrò voglia di pisciare ti porterò con me, così tu tieni a bada le salmonelle, mentre io eseguo!
:-)))))))))))))))
Bruno, bellissimo racconto, ma conoscono gente che per aver scritto "Rolando" Petri anziché "Dorando" potrebbe farti la pelle...
guarda qui:
http://www.cfapaz.it/gallery/thumbnails.php?album=6
@Barzi & Masi> Ulp, Cacchio! imperdonabile errore di sbaglio. Provvedo subito.
Grazie ragazzi, potrei considerarvi i miei Arthur Conan Doyle!
:-)))
p.s.= Geniale, il fotoromanzo!
Grazie, una faticaccia, una notte insonne, ma ne è valsa la pena, la 24hic ora fa veramente bene all'anima! (ma anche una Lucca come quella di quest'anno, in cui è possibile chiacchierare e mangiare in maniera dignitosa, aiuta!)
@Barzi & Masi> Concordo in pieno. Grande edizione e gran bella gente!
:-)))))))
Ma adesso per l'anno prossimo avremo grandi aspettative, e quindi ci troveremo tra un anno a dire: "Bella, ma l'edizione del 2006..." Incontentabili...
ma quella luna è impossibile!
@Teretere> Hai idea di come si possa vedere la luna, dopo aver tragugiato una certa quantità Porto e Rum, con smoky man affianco?
Pensaci per un attimo e mi darai ragione!
:-)))
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