02 ottobre, 2017

Anch'io dico: "Catalunya colapaliña anafèstica!"

Un manifestazione in Catalogna
In CATALOGNA il bisogno emergente persegue il riorientamento delle linee di tendenza in atto al di sopra di interessi e pressioni di parte, non assumendo mai come implicito in un ambito territoriale e in ambito CATALANO, a livelli diversi il coinvolgimento attivo del POPOLO e il suo approccio programmatico prefigura il ribaltamento della logica preesistente con criteri non dirigistici, fattuizzando e concretizzando nel rispetto della normativa vigente l'annullamento di ogni ghettizzazione.

Il quadro normativo prefigura il superamento di ogni ostacolo e/o resistenza secondo un modulo di interdipendenza orizzontale, con accezione omogenea, a istanze separate, una congrua flessibilità delle strutture così intese da RAJOY qualificando i propri criteri non estrinsechi in ragione del POPOLO stesso, ipotizzando e perseguendo in un'ottica preventiva e non ex-post la trasparenza di ogni atto decisionale, sia esso verticistico o pari livello che sia.
Detto ciò, la puntuale corrispondenza fra obiettivi e risorse con criteri non dirigistici, ipotizzando e perseguendo nei tempi brevi, anzi brevissimi l'annullamento di ogni ghettizzazione favorendo altresì l'appianamento delle discrepanze e discrasie esistenti.
È questo che oggi entrambe le FAZIONI IN LOTTA auspicano per la concessione POPOLARE, verso un'affermazione finale delle rispettive ragioni!


(Testo creato con generatore di frasi inutili non molto discostante da altri letti in giro per il web, scritti dai classici esperti in separatismi e autonomie con doppio scappellamento a destra).

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