E' di questi giorni l'annuncio dell'uscita della nuova rivista a fumetti Mono edita dai tipi della Tunuè.
La presentazione ufficiale dovrebbe avvenire al prossimo salone di Lucca Comics, a novembre e vedrà coinvolti nell'iniziativa molti autori affermati.
Anch'io nel mio piccolo darò un contributo, con una tavola autoconclusiva scritta da Fabrizio Lo Bianco dal titolo Quién Sabe? realizzata qualche mese fa e che parla, a modo nostro, di Cuba, delle sue contraddizioni e degli eccessi di quella bellissima isola.
L'argomento della tavola è in linea con quello di questo numero uno della rivista, che tratta dell'America in generale.
Non mi resta che fare un grande "in bocca al lupo" agli amici della Tunuè e ai fautori di questa iniziativa Marco Rizzo e Sergio Algozzino.
25 commenti:
ma i colori sono un'esclusiva per il blog, vero? :)
@Emo> Eh, già! Mono uscirà in bianco e nero, ma quella che vedi pubblicata nel Blog, è una pin-up che poi ho colorato dato che quando disegnai la tavola, pensavo di farla a colori per poi convertirla in scala di grigio. Successivamente, gli eventi mi hanno indotto a fermarmi al bianco e nero al tratto. Ma in futuro potrei anche colorarla... non si sa mai.
Bene c'è sempre bisogno di vere riviste a fumetti, spero solo che non sia una antologia di racconti a fumetti ma una vera e propria "rivista".
@ Gianluca Costantini> Benvenuto da queste parti, Gianluca.
Le prerogative perchè Mono sia una vera e propria rivista, ci sono tutte. Male che vada, sarebbe sempre un tentativo per il quale, di questi tempi, andrebbe comunque il nostro plauso.
Bye! :-)))
@bruno> era più una domanda retorica che una domanda vera e propria.
soprattutto perchè altrimenti avrei fatto rimettere mano alla tavola che ho fatto con Werther e avrei aggiunto un colore...
Mm..inizialmente questo Mono non mi ispirava grande attesa, sarà per la struttura monotavola, adesso piano piano mi sta incuriosendo.
Sì, un occhio celo darò.
@Fabio Lai> Ma, si! come si dice: "Tutto quello che non uccide, ingrassa!".
:-))))))
Cmq, se vuoi saperne di più, vai al forum di Comicus, più precisamente a questo indirizzo:
http://comicus.forumfree.org/index.php?&showtopic=28060&st=30entry862928
(a meno che tu non lo conosca già!)
Bye!
Ciao Bruno,
grazie per il benvenuto.
Il problema delle riviste a "fumetti" è molto grosso. Nessun editore vuole farne perchè non vendono e si possono vendere solo ad un prezzo basso se no non sono riviste. Perchè non vendano è un discorso molto complesso...
Faccio una domanda perchè i libri che faccio con Fernandel vendono 20 volte di più che la rivista inguineMAH!gazine che contiene lo stesso tipo di materiale?
I lettori sono gli stessi ma seguono di più la pubblicazione sotto forma di libro...
E comunque fare una rivista è veramente complesso e difficile.
@Gianluca Costantini> Sono daccordo con te. Forse tira di più il libro in conseguenza alle campagne di sensibilizzazione a favore della lettura, boh... vai a capirlo! Il problema è molto complesso e difficilmente spiegabile in due righe di commento. Sarà un fatto di cultura o di moda ma certo è strano pensare che a pochi passi da noi (leggi: Francia) il fumetto gode di tutt'altra considerazione, mentre qui spesso è relegato a semplice trastullo per bambini scemi!
Ma noi, zoccolo duro, cpmunque tireremo dritto! :-))))))
mi intrufolo nella discussione, essendo uno dei curatori di Mono.
le riviste in Italia non vanno, è un mercato kiuso, e con questa rivista non nutriamo certo chissà quali speranze i più rispetto alla media, ma una cosa la so, ovvero che le riviste ultimamente in italia si rivolgevano sempre solo ed esclusivamente ad un certo tipo di lettori,che erano sempre gli stessi, proponendo quasi sempre gli stessi autori, e se non erano gli stessi autori erano autori che si muovevano su quella stessa direzione. quello che vorremmo proporre su mono è uno svecchiamento di questo concetto, ci saranno molti autori "tipici" da rivista degli ultimi tempi, ma anche autori bonelli e disney, dimostrando che fare fumetto indipendente non significa per forza precludere la vista delle tavole a soli lettori dal palato smaliziato. che il fumetto d'autore è jacovitti e nn solo pazienza, bonvi e non solo pratt, magnus (ma quello di alan ford) e non solo battaglia (facendo proprio degli esempi violenti). bruno ha realizzato insieme a fabrizio una tavola esemplare in tal senso, densa di significato ma fruibile da tutti...:)
@Foolys> Intrufolati pure, caro Sergio. Qui sei sempre il benvenuto! E grazie per il lusinghiero giudizio alla mia tavola, anche a nome di Fabrizio! :-)))
Caro Bruno,
questa storia di quanto è bello il mondo del fumetto in francia di quanto sono bravi i francesi è una storia che mi sta un pò sulle scatole, non credere che sia tutto rose e fiori, anzi... E comunque non possiamo sperare che il mercato italiano diventi come quello francese, l'italia e gli italiani sono troppo diversi. Pensiamo invece che il fumetto italiano non è affatto male, quanti fumetti escono? Quante cose si possono leggere? Magari dovremmo pensare di più al fatto che non ci si fa un soldo con i fumetti... ma non voglio divagare.
Ciao Sergio piacere di conoscerti, è interessante quello che dici, ma stai attento non è facile mettere insieme le varie famiglie dei fumettisti e soprattutto non parlare di fumetto indipendente, Tenuè è una casa editrice non fa autoproduzioni ma è un vero e proprio editore. Quindi niente fumetto indipendente te lo consiglio è meglio essere aperti non chiudersi proprio come dici tu. Spero di essermi spiegato.
@ Gianluca Costantini> Continuo ad essere daccordo con te. So bene che non sono rose e fiori, anche perchè ci ho a che fare dal punto di vista professionale e quindi parlo con cognizione di causa. Ma il fatto è che se oggi vedo qualche soldo con il fumetto, riesco a vederlo proprio perchè collaboro a progetti pubblicati in Francia. Tu chiedi cosa si pubblica in Italia, io dico che in Italia si preferisce investire in pubblicazioni quali: "Impara a lavorare all'Uncinetto" e "Colleziona Clisteri in Miniatura" a fascicoli settimanali, piuttosto che credere alle potenzialità di mercato del fumetto. Peccato! Anche perchè anch'io sono convinto che potremmo essere migliori, in tutto. Ma purtroppo, se siamo arrivati a questo punto, lo dobbiamo anche ad anni di politiche editoriali sbagliate e diritti (d'autore) calpestati!
:-))))
ma fare fumetti indipendenti significa non pubblicare per un vero editore? insomma, rat-man prima era un fumetto indipendente e adesso no?editorialmente posso esserci delle regola, ma fare un fumetto indipendente significa semplicemente essere slegati dai canoni delle major, poi se il mio fumetto indipendente me lo pubblico da solo o con la disney, se non cambio una virgola, sempre indipendente sarà, nel senso che va per i fatti suoi, senza vincoli. di volumi "indipendenti" in francia ce ne sono a bizzeffe, e mica fotocopiati, ma pubblicati dagli humanoidi o dalla caterman, che ogni tanto osano facendo qualcosa di slegato, magari in collane più piccoline. quello che voglio fare capire con mono è che il fumetto indipendente non deve essere per forza nascostosporcoebrutto, al contrario, il fumetto indipendente è espressione di un artista che non si preoccupa di nessuna regola editoriale mentre lo sta facendo, non tutti lo faranno su Mono, ma qualcuno lo ha fatto volenentieri, regalandoci delle chicche che da nessuna altra parte in grossi editori, in Italia, non avrebbero trovato spazio, come la tavola appunto di Bruno. come ho detto, non ci aspettiamo nulla di più da un punto di vista delle vendite rispetto ad altre riviste, tanto vale provare a fare qualcosa di diverso e unire un pò diverse fasce di pubblico, senza preoccuparmene di una solo. in italia non sarà mai come la francia, è vero, ma se non ci proviamo neanche allora siamo davvero fregati. in italia un lettore bonelli tipicamente detesterà i manga, un lettore manga detesterà i fumetti americani, un lettore di comics non riuscirà a sfogliare un albo francese e così via. ad angouleme vedo di continuo ragazzini con in mano un titeuf e nell'altra ranma, e il fatto che in italia so benissimo che non è così non mi fa smettere di sperare che potrebbe esserlo...
diavolo, ho scritto davvero sgrammaticato. terribile hehe
@Foolys> Non preoccuparti, è arrivato forte e chiaro!
:-)))
Ciao Sergio,
no non intendevo che il fumetto per essere indipendente deve essere sporco e cattivo, ma che deve essere indipendente da fattori editoriali.
Il fumetto indipendente nasce dall'autore oppure da un gruppo di autori ma slegato dalle case editrici.
Comunque sono molto curioso di vedere la vostra rivista.
sig, lo sono anke io hahaha
diciamo ke sto penando dietro alle scadenze in questi giorni, cmq usciamo a lucca, se passi dallo stand sarà un piacere conoscerti (in pratica abbiamo spudoratamente sfruttato il blog di bruno ehhe).
cmq stiamo lavorando per fare un blog della rivista, mettendo mano a mano delle anticipazioni, spero di farvi sapere presto...
@Foolys> Tranquilli, fate pure. Cedo volentieri lo spazio, anzi, nel frigo ci dovrebbe essere anche da bere, servitevi pure! :-)))))
Attendo trepidante la creazione del Blog di "Mono".
Ciao Sergio,
io sarò allo stand Fernandel con cui faccio molte cose per tutti i giorni del Festival. Preparatevi al nuovo libro di Morozzi & SQUAZ è fenomenale.
Per Bruno grazie per il tuo frigo, tu ci sarai a Lucca?
@Gianluca Costantini> Spero proprio di riuscire ad esserci, impegni permettendo! Nel caso dovrei essere reperibile prevalentemente nello stand della DTE (Daniele Tomasi Editore) ed anche un pò in giro.
Se riuscissi ad andare, sarà per me un piacere approfittare dell'occasione per conoscerti di persona.
:-)))
ma bruno 5 minuti allo stand tunuè a disegnare te la sentiresti?
Uè, fatemi prontamente sapere del blog di Mono, appena possibile!!!
@Foolys> Of course, ci mancherebbe!
Ci sarò molto volentieri.
Spero solo di essere a Lucca, più in generale! :-)))
tenkiu:) abbiamo deciso ke faremo direttamente una rubrica che aggiorneremo su komix, a brevissimo, vi farò sapere...
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