Pochi minuti fa, da un sms dell'amico Fabrizio Lo Bianco ho appreso la notizia della scomparsa di Ferdinando Tacconi, un grande del fumetto italiano.
Del suo lavoro ricordo, tra le altre, le appassionanti storie degli "Aristocratici" pubblicate negli anni '70 sul "Corriere dei Ragazzi" e ricordo le ore passate a leggerle nascondendo l'albo dietro l'atlante di geografia che, date le dimensioni, era l'unico che riuscisse a celare il piccolo inganno che perpetravo ai danni di mia madre, illudendola della mia vocazione per la geografia, piuttosto che per quella per i fumetti.
Di Nando, ho il ricordo di un'uomo garbato e gentile. Quando molti anni dopo lo conobbi, gli raccontai l'aneddoto dell'atlante di geografia e lui mi parve quasi dispiaciuto per aver contribuito a distogliere l'attenzione di un'adolescente dai suoi studi.
Con Nando condividevamo la passione per gli aerei e, durante una cena, passammo quasi tutto il tempo a disquisire sui vari modelli e sui progressi tecnologici degli ultimi anni.
Mi piace pensare che adesso sia in volo, a bordo di uno "Spitfire MK II", mentre sorvola uno di quei punti d'osservazione situati lungo le coste della Sardegna durante l'ultimo conflitto, nei quali egli prestò servizio e che furono spesso oggetto dei suoi ricordi.
Ciao Nando, are you ready to take-off?
3 commenti:
davvero triste, e davvero un bel ricordo il tuo...
Quella cena la ricordava sempre con grande piacere, un po' come tutte le sue "trasferte" sarde.
A un certo punto arrivarono Pierpaolo con Teresa e Andrea, il figlioletto. Una delle immagini più belle di Nando è quella di lui con Andrea a cavalcioni mentre, seduto a tavola, disegnavano insieme su un tovagliolo di carta.
Una serata bellissima :)
@Fabrizio> ... Eh, si. Concordo in pieno! :)
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