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Del suo lavoro ricordo, tra le altre, le appassionanti storie degli "Aristocratici" pubblicate negli anni '70 sul "Corriere dei Ragazzi" e ricordo le ore passate a leggerle nascondendo l'albo dietro l'atlante di geografia che, date le dimensioni, era l'unico che riuscisse a celare il piccolo inganno che perpetravo ai danni di mia madre, illudendola della mia vocazione per la geografia, piuttosto che per quella per i fumetti.
Di Nando, ho il ricordo di un'uomo garbato e gentile. Quando molti anni dopo lo conobbi, gli raccontai l'aneddoto dell'atlante di geografia e lui mi parve quasi dispiaciuto per aver contribuito a distogliere l'attenzione di un'adolescente dai suoi studi.
Con Nando condividevamo la passione per gli aerei e, durante una cena, passammo quasi tutto il tempo a disquisire sui vari modelli e sui progressi tecnologici degli ultimi anni.
Mi piace pensare che adesso sia in volo, a bordo di uno "Spitfire MK II", mentre sorvola uno di quei punti d'osservazione situati lungo le coste della Sardegna durante l'ultimo conflitto, nei quali egli prestò servizio e che furono spesso oggetto dei suoi ricordi.
Ciao Nando, are you ready to take-off?
3 commenti:
davvero triste, e davvero un bel ricordo il tuo...
Quella cena la ricordava sempre con grande piacere, un po' come tutte le sue "trasferte" sarde.
A un certo punto arrivarono Pierpaolo con Teresa e Andrea, il figlioletto. Una delle immagini più belle di Nando è quella di lui con Andrea a cavalcioni mentre, seduto a tavola, disegnavano insieme su un tovagliolo di carta.
Una serata bellissima :)
@Fabrizio> ... Eh, si. Concordo in pieno! :)
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