Non è vero che la befana vola a cavallo di una scopa, non è vero che è cartaimpecorita a causa dell'avanzata età e, soprattutto, non è vero che ha le scarpe tutte rotte.
Io posso dirvelo con certezza, perchè proprio oggi in un centro commerciale della mia città, l'ho vista; ho visto la befana!
Era alta, mora, sui trentacinque anni e indossava un tailleur color carta da zucchero con un generoso decoltè dal quale, con un po' più di intraprendenza da parte mia, avrei potuto scorgere anche il pizzo del reggiseno che, per la cronaca, era di colore nero con ricami a motivi floreali e la chiusura nella parte anteriore per mezzo di un piccolo fermaglio a forma di rosa.
Avanzava per le corsie dell'ipermercato spingendo un carrello colmo di ogni ben di Dio - altro che sacco di juta pieno di carbone - e lo faceva ancheggiando senza ostentazione, su un paio di gambe tornite da un mano suprema, vestite da calze autoreggenti color glacè, sormontate da una balza in pizzo che finivano dentro ad un paio di scarpe a tacco alto, che facevano pendant coi capelli.
Nel suo incedere, lasciava nell'aria una delicata scia di profumo; 'Versace Crystal Noir', direi.
Nei pressi della cassa, poco prima di finire di riporre la merce acquistata nei sacchetti della spesa, ha alzato lo sguardo verso di me, abbozzando un timido sorriso.
Nonostante la mia proverbiale freddezza, la carta di credito con la quale mi apprestavo a pagare mi è caduta di mano e, quando mi sono risollevato dopo averla raccolta, lei non c'era più.
Per me, fino a prova contraria, quella era la 'befana'. Sono pronto a scommettere, anche adesso che mancano sei minuti alla mezzanotte, ed io sto' qui davanti al camino in trepidante attesa.